La gioia è un’emozione piacevole di alta intensità che proviamo quando crediamo, con certezza, che uno scopo per noi molto importante sia stato realizzato. Come dice Lucrezio tuttavia, l’emozione della gioia non è mai un’emozione pura, ma è sempre turbata da un oscuro timore di perderla: nel momento in cui stringiamo in mano l’oggetto agognato, ne percepiamo la precarietà e la transitorietà. La gioia è infatti è molto friabile, impalpabile, delicata: si effonde facilmente, ma altrettanto facilmente può vanificarsi. Gioia e Speranza: le differenze La gioia e la speranza si differenziano soprattutto rispetto al parametro “tempo”: la gioia si prova dopo il raggiungimento di qualcosa, la speranza prima o durante l’attesa. La gioia è molto più marcata, rispetto al parametro “intensità” rispetto alla speranza: nessuna speranza infatti può farci provare un’emozione di intensità simile a quella della gioia. Fra la gioia e la speranza: l’entusiasmo Fra la gioia e la speranza si pone in genere l’entusiasmo, perché comporta una gioia per ciò che si sta facendo nel presente, in vista di futuri successi. L’entusiasmo rafforza la nostra motivazione ad agire, ci infonde energia. L’orgoglio è una emozione diversa dalla gioia: nel risolvere un problema infatti, tutti provano gioia, ma si prova orgoglio solo se la sfida superata era particolarmente difficile e se ha richiesto alla persona una notevole dose di ingegno e di impegno: la fierezza di sé per il risultato ottenuto produce orgoglio. Quanto alla felicità, essa può essere accomunata con l’emozione della gioia, ma vi sono delle differenze fra i due concetti, molto significative: la felicità infatti ha a che fare con l’ambiente esterno, con la realtà, mentre la gioia nasce dentro di sé, è un’esperienza soggettiva, che può svilupparsi anche in condizioni psicologiche ed esistenziali non ottimali. Le persone farebbero meglio ad accontentarsi della gioia, ovvero della soddisfazione offerta dai piaceri momentanei provenienti da propri stati interni, piuttosto che da eventi esterni che producono si una gioia più grande, la felicità, ma che non sono sotto il nostro diretto controllo.