Quanto è importante provare ad avvertire intorno a sé un aroma, un profumo, un oggetto che ci dimostri la vicinanza di una persona che non è più presente? Sicuramente tanto: è qualcosa che dà forza, ed è così anche per Alex, che attraverso segnali di diverso tipo ritrova costantemente accanto il fratello Andrew, suo vero e proprio Angelo custode. Ripercorrendo i dolori e le gioie, lo sconforto e la tenacia, i dubbi e le speranze, questo “incontro” intenso e particolare che ne scaturisce finisce per diventare per estensione una metafora della vita stessa.